Il sorriso della dea Pinco Janus

Pinco Janus come una dea, immateriale come i pixel dello schermo, che null’altro sono che luce, momentaneamente capace di raffigurare un volto, un corpo, una emozione.
Ma che direste se vi rivelassimo che nella maggior parte delle foto catturate da second life Pinco è orrenda?
E già ragazzi, selezionare le fotografie è il vero problema quando si parla di modelle e di donne capaci di essere immagine; non sempre la fotogenia riesce a produrre belle immagini, ci vuole anche qualcuno veramente capace di scattare dall’altra parte dell’obiettivo.
Sono tante le donne bruttine che lo hanno scoperto, facendo la fortuna di fotografi professionisti e non, comunque di persone capaci di scattare e catturare quell’attimo che fa la differenza.
Ed allora ecco un fiorire di scatti d’autore sui profili social, ritratti con colpi di luce al giusto posto, sorrisi immacolati e sguardi intensi.
Ma guai a dire che nella realtà è tutto diverso, guai a fa trapelare la realtà che, quantomeno, è un pizzico diversa da quella foto che sembra ritrarre un modella e non la ragazza o la signora della porta accanto.
La realtà è sempre diversa, sempre piena di particolari e sfaccettature che non compaiono sulla cara patinata delle riviste o tra i pixel dei siti web.
Maliziosa, accattivante, sorridente, seria e pensierosa, le tante facce di Pinco Janus sono sempre quelle di una dea, comunque la si voglia vedere. Sempre contraddistinte da uno sguardo olimpico, non di superiorità ma umanamente aperto ad ogni eventualità, ad ogni fantasia, ad ogni ipotesi.
È questa la prerogativa delle dee, e pinco è indiscutibilmente una dea, non già una divina come molte star del cinema, ma una vera dea, con tutto quel che ciò comporta!
Dall’olimpo saluta chi da giù la guarda, sorride col suo squadro azzurro, profondo come il mare greco, intenso come l’eruzione di un vulcano, avvolgente come un abbraccio di aria.